domenica 29 marzo 2009

Crisi, Moderintà e Information Technology


Sin dalla prima lezione il tema che abbiamo affrontato è quello della CRISI.

Insomma che cosa è la parola crisi?

Crisi: perturbazione o improvvisa modificazione nella vita di un individuo o di una collettività, con effetti più o meno gravi e duraturi … situazione di malessere o di disagio, determinata, sul piano individuale, da un profondo dissidio o squilibrio interiore, oppure, sul piano sociale, dalla mancata corrispondenza tra valori e modi di vita, per lo più sintomo o conseguenza di mutamenti organici o strutturali … questo è ciò che è riportato sul Dizionario della lingua italiana Devoto – Oli.

Dal dizionario emerge, quindi, che la crisi è una perturbazione o improvvisa modificazione nella vita in generale sia essa individuale sia appartenente a un gruppo più o meno grande di persone.

La crisi può essere Economica, Politica, Sociale, Religiosa … ma come può interagire con l’Architettura? Insomma che cosa può generare una crisi all’interno dell’Architettura? E da che cosa può essere originata questa crisi?

Il concetto fondamentale è quello dello strumento!

Lo strumento è il mezzo di cui ci si può attivamente e abitualmente servire per il conseguimento di uno scopo (definizione presa sempre da dizionario).

Come con lo strumento cannocchiale Galileo ha cambiato il modo di “vedere” il mondo e con lo strumento prospettiva Brunelleschi ha ristabilito dei nuovi rapporti all’interno dell’architettura così lo strumento Information Technology sta cambiando il nostro rapporto con tutto ciò che ci circonda.

Poco tempo fa ho iniziato a leggere il libro: L’uomo flessibile, la conseguenza del nuovo capitalismo sulla vita personale di Richard Sennett; consigliatomi da un amico mentre stavamo discutendo su come la tecnologia sta cambiando tutte le nostre abitudini e in particolar modo il lavoro.

Riporto di seguito una parte del libro (cap. 4 Illeggibilità):

… e questo accade perché i nuovi strumenti del Capitalismo contemporaneo sono macchine molto più intelligenti di quelle, meccaniche, del passato. L’intelligenza dei computer può surrogare quella degli utenti, e quindi portare a nuovi estremi l’incubo smithiano del lavoro privo di intelligenza. Quando il CAD venne introdotto nei programmi di Architettura del Massachusetts Institute of Technology, per esempio, un architetto obbiettò che

quando si disegna un luogo, quando ci si mettono le linee di contorno e gli alberi, si incastra nella mente. Impari a conoscerlo in un modo che è impossibile ottenere con il computer (…). Ecco come si arriva a conoscere una certa zona: disegnandone ripetutamente le tracce, non facendola “rigenerare” dal computer al tuo posto.

Già nel 1999, data in cui uscì per la prima volta questo saggio, Sennett intuisce che le “macchine” che utilizziamo sono di gran lunga più intelligenti di quelle del passato, ma non ne comprende il lato positivo e quindi come per ogni grande “cambiamento” le giudica in senso negativo. Per l’architetto di Sennett il computer non ci permette di progettare in maniera adeguata perché non disegniamo e utilizziamo i “vecchi strumenti” come la riga, la matita, la carta…

Secondo Sennett viviamo in maniera passiva un’epoca di grandi trasformazioni. Come tutte le trasformazioni, quella che stiamo vivendo, provoca “sofferenze”, ma può anche presentarci delle nuove possibilità.

Grazie a questo passo ho capito con più chiarezza il termine CRISI e tutto ciò che ne consegue.

Più in generale un nuovo strumento può portare ad una crisi (di qualsiasi genere) che può generare un nuovo modo di vivere e di osservare quello che ci circonda. L’Information Technology, quindi, potrà essere il portatore di una nuova estetica … quell’Estetica di Rottura che ciclicamente ha scandito le varie fasi della nostra storia.

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Interessante interpretazione della crisi.
    E se invece tutti noi ci sbagliassimo, se fosse la crisi l'elemento ultimo dell'architettura,il muro del film "the truman show", oltre cui ci rende conto che il gioco è finito---CAP de Linea.
    CRISIvsFINE=quAle la diFFerenza?

    RispondiElimina
  3. Si è aperta una discussione su FB in merito al metodo di insegnamento del prof.Saggio e a l'utilizzo del blog. Sarebbe interessante un confronto.

    http://www.facebook.com/topic.php?topic=8176&post=35151&uid=35347037997#/group.php?gid=35347037997&ref=

    A lunedi!

    RispondiElimina